Studio Faraone s.r.l.s.
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Il Progetto
Il Palazzo Ducale Gonzaghesco di Revere presenta un impianto costituito da un volume a “C” che racchiude un cortile interno, porticato al piano terra in cui è stato ravvisato l’influsso del Brunelleschi. Il corpo centrale risulta inquadrato e definito da due torri. Oggi ospita importanti Uffici Pubblici.
E’ stato oggetto nel tempo di diversi interventi di trasformazione, che ne hanno modificato, con l’inserimento di ulteriori livelli, l’originaria tipologia costruttiva. Il Palazzo, negli ultimi anni è stato oggetto di interventi di recupero finalizzati a renderlo anche parzialmente fruibile e viene utilizzato quale sede del Museo nonché per le funzioni civiche comunali.
Il presente intervento progettuale ha avuto come oggetto il recupero funzionale degli spazi di una parte del secondo piano e del sottotetto da utilizzare per il museo. Il progetto ha previsto un intervento di restauro complessivo teso a riqualificare la valenza architettonica e artistica del monumento.
Nello specifico, con riferimento all’ambito di intervento, l’obiettivo principale è stato quello di ripristinare l’integrità delle murature principali interessate da dissesti, con interventi localizzati, unitamente all’adeguamento di solai del sottotetto alla nuova destinazione d’uso.
E’ stata effettuata una riorganizzazione degli spazi esistenti in funzione della destinazione d’uso indicata, dei percorsi di visita pensati, e cosa molto importante in funzione del fatto che ci siamo trovati ad operare all’interno di un monumento, per cui gli interventi proposti sono stati individuati nel rispetto e nella salvaguardia del bene architettonico. L’intervento distributivo proposto, nei limiti delle esigenze funzionali legate alla destinazione d’uso museale, ha tenuto conto della mutata morfologia degli spazi, prevedendo prevalentemente la rimozione o la demolizione di talune superfetazioni (tramezzi e sovrastrutture), frutto dei continui rimaneggiamenti che ha subito il Palazzo.
L’intervento progettato ha cercato di conferire alla struttura originaria:
– una maggiore compattezza, rendendo solidali i vari elementi della stessa senza, però, alterare il comportamento fisico-strutturale originariamente previsto;
– una sufficiente garanzia di durabilità e reversibilità dell’intervento di consolidamento.
Per soddisfare le esigenze sopra citate sono stati scelti materiali compatibili da un punto di vista meccanico, nonché chimico, con i materiali esistenti.
Sommariamente gli interventi di miglioramento strutturale hanno riguardato:
– il consolidamento delle pareti murarie;
– la realizzazione e\o sostituzione di architravi;
– il consolidamento e\o sostituzione dei solai di sottotetto;
– il consolidamento di alcuni campi di solaio al piano secondo.
Intervento sui solai del sottotetto
L’intervento è stato calibrato puntualmente per ogni campo di solaio in relazione alle condizioni di degrado degli elementi lignei ed in funzione della capacità di resistenza degli stessi in relazione ai carichi accidentali previsti.
I solai dell’ala che prospetta su via De Amicis sono stati integralmente sostituiti, mentre tutti gli altri sono stati consolidati intervenendo o sull’orditura principale o su quella secondaria. In tutti è stata prevista la sostituzione del tavolato o delle tavelle in laterizio esistenti con doppio tavolato al fine di garantire al solaio una maggiore rigidezza nel proprio piano.
Interventi sulle pareti murarie – prospetti
Per quanto riguarda il consolidamento delle pareti murarie, si è proceduto con:
– interventi localizzati di sostruzione di muratura degradata con muratura di mattoni pieni eseguita a cuci e scuci;
– interventi localizzati di sarcitura delle lesioni con muratura di mattoni pieni eseguita a cuci e scuci;
– scarnitura e rinzeppatura dei giunti con malta a base di calce idraulica preconfezionata;
– realizzazione e/o sostituzione di architravi.
L’intervento sui prospetti interni della corte ha previsto:
– la dismissione di listatura della malta di allettamento ammalorata, da eseguire manualmente con lame microincisori o microscalpelli, con la massima cura onde evitare danni ai mattoni limitrofi o alla listatura in buone condizioni;
– la pulitura del paramento murario in mattoni in cotto eseguita con astersione a secco con spazzole dure di saggina e pennelli, aspirazione della polvere incoerente di deposito. Successiva lavorazione di pulitura con spazzole di saggina e acqua demineralizzata eseguita con sistema a bassa pressione di acqua nebulizzata, ed eseguendo ripetuti impacchi localizzati con polpa di carta e soluzione di ammonio carbonato al 5%;
– la dismissione di intonaci da eseguire esclusivamente con piccole attrezzature manuali, con particolare riguardo ai mattoni ricoperti da intonaco o decori sottostanti;
– l’estrazione di sali, da superfici precedentemente intonacate, mediante applicazione di compresse assorbenti con polpa di cellulosa ed acqua demineralizzata;
– la realizzazione di intonaci costituiti da rinzaffo e traversato e intonachino composto da calce idraulica bianca, polvere di marmo, sabbia di fiume perfettamente lavata, e grassello di calce (in piccola quantità), pigmenti naturali, sestiato a mano libera e da eseguire a fratazzo e lisciato in modo da imitare quello originario, confezionato in cantiere;
– il consolidamento delle superfici ammalorate da eseguire a pennello, a spruzzo con polpetta a mano o a percolazione per garantire l’imbibizione profonda del materiale deteriorato o decoeso, sino al raggiungimento del nucleo della pietra;
– la riequilibratura cromatica delle superfici non ornate eseguita con sottile tinteggiatura a due o più mani, con calce aerea pigmentata;
– la realizzazione di listatura dei giunti nei mattoni a faccia vista, con calce idraulica bianca e inerti simili a quelli originari.
Interventi impiantistici
La progettazione degli impianti ha tenuto conto della natura dell’edificio e della conseguente indicazione della Soprintendenza di non realizzare tracce sui muri portanti e pertanto le tubazioni di tutti gli impianti passano in esterno, in controsoffitti, in cavedi e/o in contropareti evitando di realizzare sottotracce che avrebbero potuto rovinare eventuali affreschi e/o decori.
Solo in casi specifici e solamente dopo esserci assicurati dell’assenza di decori o affreschi presenti sotto l’intonaco, sono stati realizzati piccoli tratti sottotraccia ad eccezione del piano sottocopertura dove le pareti sono in muratura di mattoni a vista.
Committente
Comune di Revere (MN)
Anno
2003
Importo opera a base d’asta
1.204.550,43 €
Stato dell’opera
completato
Prestazioni svolte
Progettazione esecutiva e DL
(incarico congiunto con altri professionisti)
Progettazione
luglio 2003
Inizio lavori
Aprile 2004
Lavori ultimati
Aprile 2006