Il Progetto

Il teatro Garibaldi, realizzato intorno alla metà del secolo scorso ed ubicato nel Mandamento Tribunali del Centro Storico di Palermo, è un edificio in muratura portante in conci di tufo e solai realizzati in parte con struttura lignea ed in parte con struttura in latero-cemento, segno evidente dei rimaneggiamenti subiti dall’edificio negli ultimi anni.

L’edificio è suddivisibile in sei parti. La prima (corpo A), che rappresenta la zona d’ingresso al teatro, ed è costituita da due foyer. Il corpo B è costituito dai palchi, dalla galleria e dai corridoi di distribuzione che corrono parallelamente ad essi. La struttura dei palchi è costituita: verticalmente da setti murari dello spessore di circa 20 cm ed orizzontalmente da solai con travi di legno, mezzi ginelli, cappa in malta di calce o gesso e soprastante pavimentazione; recentemente, al fine di consolidare tali solai (ma l’effetto è stato quello di appesantirli), è stato realizzato un massetto in cls magro al di sopra della pavimentazione. Il corpo C è costituito dalla platea. Esso è coperto da una copertura con capriate lignee e arcarecci, tavolato e tegumento in coppi siciliani. Il corpo D è costituito dal palcoscenico e dal retropalco. Quest’unico ambiente è caratterizzato dalla presenza di un ampio arco in muratura che separa il palco dalla zona retrostante e dagli alti setti murari che salgono fino in copertura. Il corpo E è costituito da un corpo di fabbrica a tre elevazioni fuori terra disposto di spalle e di fianco al retropalco. Ed infine Il corpo F ubicato lateralmente al corpo C lungo la via Teatro Garibaldi: è la zona che ha subito i maggiori rimaneggiamenti evidenziati dalla presenza di solai in latero-cemento, cordoli in c.a ed architravi anch’essi in c.a..

Il progetto di recupero ha riguardato il consolidamento delle strutture, l’adeguamento funzionale-impiantistico nonché l’adeguamento alle nuove norme in materia di sicurezza dei locali pubblici. Tutti gli interventi proposti hanno mirato al recupero conservativo della fabbrica; si è cercato, pertanto, di rispettare le tecniche costruttive dell’epoca riproponendo, per le nuove opere progettate, le stesse tipologie edilizie, adeguate alle nuove esigenze dettate dalle normative vigenti.

Le tipologie di intervento strutturale necessarie al recupero dell’immobile sono state:

– manutenzione degli elementi, delle parti e strutture originali inalterate per assicurarne la continuità d’uso nel tempo;

– ripristino di parti non più idonee ad assolvere la funzione costruttiva, non recuperabili ma tecnologicamente riproducibili;