Lavori di completamento del complesso di San Michele Arcangelo e dei SS. Crispino e Crispiniano sede della Biblioteca Comunale

Il Progetto

Il criterio informativo del progetto e la metodologia dell’intervento hanno perseguito quattro obiettivi fondamentali:

  1. il restauro secondo l’istanza storica;
  2. il restauro secondo l’istanza estetica;
  3. il recupero del carattere della struttura;
  4. il recupero e l’organizzazione delle sue funzioni.

Progetto e realizzazione hanno individuato i seguenti punti:

  • Restauro di liberazione: con la rimozione di tutte le superfetazioni che non costituivano parte integrante del monumento architettonico né dal punto di vista strutturale né dal punto di vista architettonico. Gli interventi più significativi sono stati la demolizione del volume aggiunto soprastante il pronao ottocentesco, la liberazione dell’oratorio tra il pronao e il chiostro il cui spazio era stato “affettato” con solai e tramezzi per allocare uffici della biblioteca.
  • Restauro architettonico: con il restauro conservativo di tutti gli elementi architettonici e decorativi esistenti, manufatti lapidei, in legno, consolidamento di tipo strutturale. La riconfigurazione degli spazi originari della fabbrica alle quali è stata attribuita una nuova destinazione d’uso nell’ambito della funzionalità della biblioteca.

I lavori di Restauro della Chiesa dei SS. Crispino e Crispiniano e di sistemazione della relativa area di pertinenza sono l’ultimo stralcio funzionale degli interventi di recupero del complesso di San Michele Arcangelo e della Biblioteca Comunale cui è stato dato inizio nel 1996. Nel corso di questi lavori, a seguito della campagna di scavi archeologici e della rimozione delle superfetazioni che ingombravano l’area, è stato redatto il progetto inerente la Chiesa di San Crispino e la palazzina uffici.

Durante i lavori sono stati eseguiti ulteriori scavi archeologici all’interno della Chiesa, che hanno messo alla luce altri reperti databili dall’epoca tardo classica al XVII secolo. Per rendere fruibili gli scavi inoltre è stato necessario apportare delle varianti in corso d’opera ai lavori previsti in progetto, che hanno dato vita all’attuale configurazione architettonica della Chiesa.

L’area ha destinazione d’uso “museale” perchè all’interno della Chiesa sono esposte le collezioni di proprietà della Biblioteca Comunale costituite da una raccolta numismatica ricca e pregiata. I locali sottostanti il giardino pensile eseguito tra la Chiesa e la palazzina uffici, sono invece adibiti a bookshop e servizi del museo.

A seguito degli scavi archeologici si è resa necessaria la bonifica delle fondazioni delle colonne, messe a nudo dagli scavi e rimossa la terra circostante al fine di lasciare testimonianza visibile dei reperti rinvenuti.

La Chiesa nelle varie epoche, oltre agli ampliamenti testimoniati dagli scavi, sembra aver risentito anche per la configurazione del terreno di fondazione, dell’azione dei terremoti che nelle varie epoche hanno colpito la nostra città. Per questo, in occasione della ricostruzione si è ritenuto opportuno introdurre alcuni presìdi antisismici per limitare il rischio di possibili danneggiamenti o crolli in caso di sisma.

E’ stata rinvenuta anche la traccia del profilo delle volte ad “incannucciata” presenti sia nella navata centrale che nelle navate laterali. La navata centrale presentava inoltre, sui lati, delle lunette (non riproposte in progetto) ottenute con le unghia della volta a botte e poste presumibilmente sopra le chiavi degli archi, seppure la configurazione del tetto non rendeva possibile la realizzazione di adeguate luci nella parete soprastanti le arcate della navata centrale.
E’ certo invece che la volta ad “incannucciata” non fosse presente nella fabbrica originaria, realizzata a metà del XVI secolo, ma che sia databile nel secolo successivo. In luogo delle canne intrecciate, non più reperibili, sono stati utilizzati listelli di abete di spessore contenuto e di agevole lavorabilità, ad un tempo, l’armatura principale delle voltine e le tecniche di lavorazione del “mezzo stucco” sono invece quelle tradizionali.

Nell’ambito del progetto di completamento è rientrata anche la ricostruzione del “palazzetto”, in Vicolo San Michele Arcangelo, da adibire ad uffici della Biblioteca, al fine di migliorare il servizio al pubblico ed innescare un processo di riqualificazione dell’immediato intorno. Si è scelto di intervenire attraverso la modalità del ripristino tipologico, come indicato dal PPE, dotando l’edificio d’impianti funzionali alla destinazione d’uso;

Il progetto ha riguardato la ricostruzione della palazzina utilizzando strutture murarie analoghe a quelle originarie e orizzontamenti con solai di legno controsoffittati per realizzare agevolmente il passaggio degli impianti. Sotto il profilo architettonico si è proceduto al ripristino di tutte le aperture rinvenute sulle mappe catastali e la realizzazione di due accessi distinti: uno da Vicolo San Michele ed un altro dall’area sistemata a verde . Il corpo scala è stato realizzato nella parte opposta al prospetto su Vicolo San Michele e realizza un unico collegamento per tutti e tre i livelli presenti. I principali interventi strutturali hanno riguardato:

– il consolidamento del terreno di fondazione mediante l’iniezione di boiacca cementizia (Jet Grouting);
– il consolidamento e ricostruzione di una parte della muratura;
– la realizzazione di nuovi solai in legno;
– la realizzazione della copertura con capriate in legno di cui una parte a lucernario;
– la realizzazione di una scala in acciaio cls.

Committente

 Comune di Palermo

Anno

 2008

Importo opera a base d’asta

€ 1.859.863,39

Stato dell’opera

 completato

Prestazioni svolte

Progettazione definitiva, esecutiva e D.L.

(incarico congiunto con altri professionisti)

Progettazione

gennaio 2008

Inizio lavori

giugno 2009

Lavori ultimati

gennaio 2013